RICORDO DI UNA VITA .......... FELICE

29.9.13

SERATA IN MEMORIA DI PIETRO MANTEGA

Ieri, sabato 28 settembre 2013, si è tenuta presso la sede di Iglesias della Associazione Mineraria Sarda, una serata in memoria di mio padre, Pietro Mantega.

Nel sito della Associazione Mineraria Sarda del quale allego link :
http://www.associazioneminerariasarda.it/
è stato pubblicato l'evento e la  relativa locandina.




Desidero ringraziare, anche a nome dei miei familiari, L'Associazione Mineraria Sarda di Iglesias, l'attuale presidente Dr. Tocco, i relatori Dr. Madau, Sig. Scolari, P.M. Dessì,  l'ing. Ruggeri, nonchè coloro che sono intervenuti alla serata.

E' stato emozionante ed interessante sentire gli aneddoti  e la storia delle miniere di Iglesias e del Bergamasco (Campello di Gorno,  Gorno,Val Seriana, Bergamo) .

Da tanto volevamo ricordare nostro padre così come era sia dal punto di vista professionale che umano.

Ieri il suo ritratto ci ha commosso, sia per il riconoscimento della sua indubbia preparazione, competenza e tenacia, ma soprattutto per quel lato umano che ha saputo manifestare, non solo in famiglia, ma nei rapporti con i dipendenti e collaboratori.

Si, mio padre è stato, e per me sarà sempre, un GRANDE UOMO.

Mi farebbe piacere che coloro che hanno lavorato con lui, o che lo hanno conosciuto,  integrassero questo blog con ulteriori racconti o aneddoti.

Sarebbe bello integrare il blog anche con la storia delle miniere, italiane e estere.

Ancora un grazie a tutti per la serata di ieri .

Un grazie a chi vorrà integrare questo blog.

17.5.13

IGLESIAS

 Non appena laureato in Ingegneria Mineraria ( nel novembre 1950) mio padre fu assunto dalla SAPEZ, poi assorbita dall'A.M.M.I., con Sede e Direzione Generale a Roma in Via Molise 11, per il Gruppo miniere Pb e Zn (piombo e zinco) di IGLESIAS (CA).

Dal gennaio 1951 al Settembre 1956 lavorò nella miniera Pb e Zn di MONTE AGRUXAU con gli incarichi di addetto all'Ufficio Prove,Studi e Costi, poi Capo Servizio dell'Interno, Capo Servizio dell'Esterno e Capo Sezione Responsabile della Miniera.
A MONTE AGRUXAU nell'appartamento costruito sopra lo spaccio siamo nati mio fratello Alberto ed io.
Mia madre mi ha raccontato che ogni giorno mio padre usciva alle 5 del mattino per poter scendere con i minatori in miniera. E' sempre stato con loro per seguire da vicino la lavorazione del minerale e consigliare come procedere.


Dall'ottobre 1956 al giugno 1958 lavorò ad IGLESIAS come Capo Sezione Responsabile delle miniere Pb e Zn di Monte Agruxau, San Benedetto e Barrasciutta (Sezioni Levante  Gruppo Iglesias).
Ad IGLESIAS, in Via Cattaneo nacque mio fratello Mauro. Ho rivisto di recente la casa, è sempre la stessa tranne il giardino che è stato notevolmente ridotto.

Dal novembre 1958 al febbraio 1962 assunse a GORNO l'incarico di Direttore di un gruppo di 5 miniere Pb e Zn dell'A.M.M.I. SPA.
In quel periodo nacque a Clusone mio fratello Enrico.

Dal marzo 1962 al Maggio 1965 assunse ad IGLESIAS l'incarico di Direttore di un gruppo di 6 miniere Pb e Zn dell'A.M.M.I. Spa.
Abbiamo abitato nella villa assegnata al Direttore in Via Cattaneo. Ho dei ricordi molto precisi della casa, del giardino, degli animali seguiti dal custode. Ricordo la mia maestra Ergoi, le compagne delle elementari in particolare Lalla Diana, Ludovica Cao e  Elisabetta Tornù. Ricordo i compagni di giochi (Napoleone).
Ricordo i parenti che vivevano e vivono ancora ad Iglesias, sempre molto vicini e presenti.
Mio padre usciva la mattina presto e tornava a notte fonda, eppure gli uffici si trovavano a un paio di metri dalla casa. Soltanto il sabato e la domenica potevamo giocare e stare insieme a lui.

Ad  Iglesias mio padre è stato 2 volte eletto presidente della ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA.
Desidero ringraziare il Dr. Giorgio Madau  per quanto ha scritto  su di lui nel "RESOCONTI DELLA ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA  DEL 2005" che di seguito trascrivo :
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COMMEMORAZIONE SOCI DEFUNTI

DOTT. ING. PIETRO MANTEGA

Ebbi il primo incontro con l'Ing. Mantega nel 1973 quando aveva 49 anni e dirigeva il Servizio Minerario e Trasformazione dell'E.M.Sa; nell'occasione accompagnavo il Direttore Generale della Piombo Zincifera Sarda, Ing. Enrico Stefani, per illustrare i risultati delle ricerche nelle miniere di San Giovanni, Buggerru, Fluminimaggiore e Arenas.
La Società per la quale lavoravo era stata creata dall'E.M.Sa nel 1969, in seguito all'abbandono delle miniere sarde da parte della Soc. Pertusola che le aveva gestite a partire dal 1933; era la prima volta che mi trovavo di fronte ai nuovi  azionisti della Società, ma ero stato ben motivato dal mio Direttore Generale per l'occasione.
L'incontro negli uffici dell'E.M.Sa durò a lungo; l'ing. Stefani dopo i convenevoli e l'introduzione mi lascio con l'ing. Mantega e con un suo assistente, e il rapporto tecnico proseguì pacato, approfondito e circostanziato, nel rispetto del carattere dell'ing. Mantega, che in seguito imparai a conoscere da vicino.
 In quegli anni di grande speranza per il settore minerario si parlava di tutte le figure tecniche emergenti, e quindi anche dell'ing. Pietro Mantega; sapevo del suo diligente lavoro svolto nelle miniere di Monte Agruxau San Benedetto e Gorno, prima come ingegnere e poi come Direttore, e del suo rientro in Sardegna alla guida tecnica dell'E.M.Sa, ma non molto di più.
Ma il tempo passò rapido e l'ing. Mantega fu nominato dapprima Amministratore Delegato della Soc. Piombo Zincifera Sarda e nel 1977 Presidente della stessa società, incarico che continuò a ricoprire anche dopo la confluenza della Piombo Zincifera nel sistema delle Partecipazioni Statali (SAMIM S.p.A.) avvenuta nel maggio 1981.
Fu in quel periodo di intensa frequentazione che scoprimmo il vero ing. Mantega; il carattere, le doti umane, l'intelligenza, l'esperienza, la competenza specifica, il suo aspetto fisico, tutto incuteva simpatia e rispetto.
Abitualmente convocava le riunioni il mercoledì, con cadenza bisettimanale, si poteva fare la visita in miniera o dedicare l'intera giornata all'approfondimento tecnico dei problemi; le visite alle miniere furono numerosissime e proficue, le riunioni si protraevano ad oltranza; il Presidente con le sue domande e osservazioni creava in noi un clima competitivo e di approfondimento continuo, che doveva consentirgli di effettuare la scelta tecnica più corretta.
Ricordo le riunioni fiume consumate negli uffici di Via R. Cattaneo a Iglesias, concluse un'ora dopo la mezzanotte del venerdì e riprese alle ore nove del sabato.
Talvolta, alla fine della riunione emergeva l'amore per la buona tavola; quando si andava a pranzo non c'era fretta.
Fu in una di quelle occasioni che l'Ingegnere ci raccontò che negli anni giovanili, nella miniera di Monte Agruxau, quando non delegava, amava provare personalmente l'impiego delle macchine di perforazione; lo faceva per poter valutare le difficoltà e ancora più per capire gli sforzi che gli operai incontravano nella quotidianità del lavoro, ma anche per smascherare gli immancabili sfaticati.
l'Ing. Mantega ha dedicato 43 anni della sua vita alla miniera e al settore minerario; inizialmente al servizio della Società SAPEZ/AMMI per 15 anni (1951-1965), con funzioni tecniche e di direzione, con residenza in miniera, come si usava allora, a Monte Agruxau, Iglesias, Gorno (Bergamo); si trasferì successivamente in provincia di Vercelli (Comune di Alagna Valsesia) per dirigere le miniere (rame/pirite) e le cave ( feldspato) della Soc. Fragnè-Chialamberto, rientrò a Cagliari ed operò per 20 anni nell'E.M.Sa (1969-1989), ricoprendo oltre alla funzione di Direttore del Servizio Minerario e Trasformazione, anche quelle di Presidente e Amministratore Delegato delle Società consociate : Sogersa, Carbosulcis, Piombo Zincifera Sarda, Bariosarda, Rimisa, TalcoSardegna, Salsarda.
Dopo il raggiungimento dell'età pensionabile fu confermato nella funzione di Amministratore Delegato delle Società Salsarda e Talco Sardegna, fino al maggio 1995.
Per le  miniere metallifere, del carbone e del talco l'Ing. Mantega è stato sostenitore e fautore del rilancio; negli anni delle sue gestioni sono state realizzate importanti opere infrastrutturali in assenza delle quali ogni possibilità di sviluppo sarebbe stata improponibile.
Basti pensare al traverso bianco di collegamento fra i cantieri Contatto e Blendosi (livello  -155)  e alla costruzione della nuova camera pompe ( livello  -205) nella miniera di San Giovanni, al prosciugamento delle miniere di carbone allagate e alla costruzione della stazione di eduzione delle acque nella miniera di Nuraxi Figus, quale presupposto obbligato per affrontare il progetto di ammodernamento strutturale e produttivo della miniera, e da ultimo all'ambizioso rilancio del giacimento di talco di Orani (NU), al quale è stato associato un moderno impianto di micronizzazione del prodotto, inaugurato nell'aprile del 1993.
Chi ha conosciuto l'Ing. Mantega può sinceramente affermare che le abbia tentate tutte per far sì che le miniere sarde, di minerali metalliferi, industriali o del carbone proseguissero in attività; ci ha tentato fino alla metà del 1995 quando si ritirò a vita privata.
A quattro anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Cagliari il 16 febbraio del 2001, all'età di 77 anni, lo scenario del settore piombo-zinco che Egli aveva intravisto, ha assunto drammatica concretezza.

Nel saggio "L'evoluzione e le prospettive dell'industria mineraria in Sardegna-1996" l'ing. Mantega scriveva:
"Per quanto riguarda il piombo e zinco, la politica seguita dalla Regione Sarda e dai sindacati è stata finalizzata al raggiungimento della unificazione della gestione, con riferimento sia alla parte mineraria che a quella metallurgica e di terze lavorazioni. Ciò anche in considerazione del fatto che i risultati acquisiti durante la realizzazione dei programmi di ristrutturazione hanno dimostrato, concretamente, l'impossibilità di raggiungere il risanamento nella fase mineraria e, quindi, la necessità che le perdite di tale attività venissero compensate con una parte degli utili della fase metallurgica.
Pertanto la recente decisione dell'ENI che ha determinato la separazione delle attività minerarie della SAMIM, da affidare alla nuova Società Italiana Miniere (SIM), controllata dall'AGIP, da quelle di trasformazione e manifatturiere, già affidate alla Nuova Samim, ha vanificato gli sforzi fatti nel senso dell'unificazione. Tuttavia l'ENI sostiene che le attività minerarie dovrebbero essere favorite dalla predetta decisione"

Infatti, l'ENI ha dapprima abbandonato il settore minerario (1993) e nell'anno 2001 anche quello metallurgico; del primo non restano che il senso di abbandono e di desolazione che accompagna il chiudersi di un'avventura umana, fatta di grandi sacrifici, ma anche dell'orgoglio di chi ha partecipato all'azione, insieme alla delusione di coloro che ancora sperano nella realizzazione operativa del Parco Geominerario, che renda fruibile al grande pubblico la storia della cultura mineraria, il secondo, passato in mano privata, prosegue in una incerta attività produttiva, il cui scenario futuro è del tutto imprevedibile. """



16.5.13

FOTO DI GORNO E DI CAMPELLO DI GORNO


      Ringrazio sentitamente il signor  Fabrizio Scolari per le bellissime foto che mi ha trasmesso e che desidero pubblicare nel blog di mio padre perché alcune lo ritraggono ed altre mostrano i minatori, impiegati e dirigenti della società, nonché  quei posti tanto cari. Se qualcuno si riconoscesse o riconoscesse dei familiari mi farebbe piacere un loro commento.

Iniziamo con le seguenti foto:

CAMPELLO DI GORNO




Cartolina di  ONETA (VALLE SERIANA)- CAMPELLO DI GORNO

MINATORI




Miniere di GORNO un  cantiere nel 1940




Miniere di GORNO lo stesso cantiere nel 2011





La festa di Santa Barbara  a CAMPELLO DI GORNO il 4 dicembre 1960, mio padre e mia madre sono in prima fila
















Mio Padre consegna dei premi a Gorno














Discorso a Roma  di mio padre



 Festa Santa Barbara Campello di Gorno del 1960




idem




La Laveria di Riso

8.6.12

GORNO

Di seguito un'altra pubblicazione di mio padre sulle miniere di Gorno
LA TUFITE COME ELEMENTO PRATICO DI RICERCA NELLE MINIERE DI GORNO 
(Ing Pietro Mantega. Direttore miniere di Gorno)
che potete leggere consultando il seguente link:
 :http://www.valdelriso.it/modules/myalbum/photo.php?lid=364&cid=3  

Inoltre vorrei consigliare la lettura del libro pubblicato dal Dr.Giorgio Schena illustrato nel  seguente link
http://www.valdelriso.it/modules/myalbum/photo.php?lid=259
che ritengo sia molto interessante, vero, commovente  ( Ringrazio il Dr. Schena per l'invio di una copia del libro a mio padre che lo conservò con grande cura  e oggi possiamo leggerlo ).

7.6.12

GORNO E LE SUE MINIERE- CAMPELLO DI GORNO

Trascrivo parte della locandina che annuncia nel sito della Valle del Riso la IV GIORNATA NAZIONALE DELLE MINIERE che si terrà a Gorno il 16.6.2012.

Nella locandina troviamo la storia di tali miniere

Gorno e Campello di Gorno distano circa 35 Km. da Bergamo

GORNO
"Le Miniere di Gorno"

Le miniere di piombo e zinco hanno rappresentato la più importante fonte di lavoro maschile delle vallate bergamasche dall’Unità d’Italia ad oltre metà Novecento. Superati i 1.700 occupati nel 1905, il numero dei dipendenti si mantenne per decenni vicino alle mille unità, rappresentando l’attività estrattiva più importante della Lombardia. Il 90% di tale manodopera era dipendente dalle “Miniere di Gorno”. 
L’attività estrattiva, presente fin da epoca preistorica come documentato da ritrovamenti archeologici, era ben conosciuta al tempo dei Romani come risulta da un passo di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) che cita le celebri miniere di “cadmeam” (calamina) esistenti nel “Bergomatium agro extrema parte Italiae”.
Dopo alterne vicende nei secoli successivi, tra cui un’accesa disputa tra i valligiani ed il vescovo di Bergamo nei secoli XI, XII, e XIII per lo scavo della galena argentifera, l’attività estrattiva prese dimensioni industriali con l’arrivo a metà Ottocento di società inglesi e belghe che succedettero ad imprenditori italiani. Dopo la Seconda Guerra mondiale, con il passaggio dell’attività a società a capitale pubblico, l’attività mineraria e metallurgica fu oggetto di nuovi investimenti finanziati in parte dagli USA nel’ambito del Europeam Recovery Program, meglio conosciuto come Piano Marshall.
Infine negli anni Ottanta, dopo le disastrose vicende dell’EGAM ed il passaggio delle attività estrattive all’ENI, fu ritenuto più conveniente approvvigionarsi all'estero di piombo e zinco per cui l’attività estrattiva delle “Miniere di Gorno”cessò nel 1982."




CAMPELLO DI GORNO

Il gruppo delle miniere di Gorno comprendeva due concessioni minerarie denominate «Val Seriana  e Val Brembana».
.La società A.M.M.I. ebbe in gestione tali concessioni minerarie dal 1940.
La Direzione delle miniere era unica e aveva sede a Campello, frazione di Gorno.
Sempre nel sito Val del Riso troviamo un testo tratto da una pubblicazione di mio padre con la foto della casa dove ho vissuto per qualche anno.

Una Casa tipica del Villaggio minerario di Campello


Ero piccola ( 5 -6 anni), eppure se chiudo gli occhi rivedo la casa, il giardino, le persone che aiutavano i miei genitori, i bambini con i quali giocavo insieme ai miei fratelli. Ricordo la festa della Befana e i giocattoli che venivano consegnati nella Foresteria ai figli dei dipendenti e dei minatori, alla presenza del Dr. Ceroni, del parroco e delle Suore dell'asilo.
Ricordo la festa durante la quale si saliva sull'albero della "cuccagna" per conquistare i premi appesi...... 
Sento ancora il sapore del latte, così buono e pastoso e della panna così densa....delle mucche della signora Angela.
Ricordo la minestra di latte e riso che le suore dell'asilo ci preparavano ogni tanto.
Ricordo il tragico giorno nel quale un bambino che giocava spesso con noi si era fatto molto male scavalcando il cancello in ferro del nostro giardino....
Ricordo la neve, il pupazzo le palle di neve e i giochi invernali.
Ricordo il signor Nino e la sua famiglia.
Quanto ero felice......
Che dire,quell'ambiente e quei luoghi così diversi dalla Sardegna, mi sono rimasti nel cuore e nella mente.
.
Poi ci siamo trasferiti a Bergamo bassa (in Via Guido Reni) dove ho frequentato parte della 1° elementare.
Ho concluso la 1° elementare a Cagliari e poi ci siamo trasferiti ad Iglesias.



2.6.12

Risveglio

Sono trascorsi sei anni dal primo, nonché unico, post di questo blog.
Sembra un'eternità, ma in realtà sono davvero volati. Tante cose sono successe, ma il tempo si è trascinato sempre uguale, e prima che me ne accorgessi eccomi a dover togliere le ragnatele da questo mausoleo.

Non si è affievolito però il mio desiderio di ricordare, di conservare nel cuore i momenti preziosi della vita di un padre che ha significato tutto per me.
E così ho deciso di adoperarmi per rendere questa lapide un po' meno marmorea e un po' più palpitante, di renderla il coperchio non più di una tomba ma di uno scrigno in cui riporre storie, informazioni, emozioni che altrimenti si perderebbero.

Si dice che Internet ricordi ogni cosa. Spero che sia vero, e che continui a essere così: grazie alla rete sono riuscita a trovare tanti piccoli indizi che mi aiutano nel mio viaggio nel passato. Echi lontani, immagini sbiadite che tornano alla vita grazie a persone che ogni giorno decidono di condividere i loro ricordi, di farli diventare un grande, unico ricordo della nostra storia.

In particolare il mondo delle miniere è un mondo che ha dato tanto e tolto tantissimo, che è stato vissuto con un'intensità tale da aver lasciato un solco profondo nella memoria di chi ne ha fatto parte.

Vorrei soprattutto stimolare la memoria di coloro che hanno vissuto in luoghi a me cari, come Campello di GornoAlagna Valsesia e le miniere di Iglesias.

Nei prossimi post presenterò alcune delle informazioni che sono riuscita a reperire in rete al riguardo; tuttavia sarò felice di poter includere anche i racconti di tutti coloro che vorranno condividere le loro esperienze.

16.2.06

Radici


Pietro Mantega era mio padre.
Oggi 16.2.2006 è il 5° anniversario della sua dipartita.
In questo triste giorno ho deciso di aprire un blog in sua memoria per ricordare la sua figura a quanti lo hanno conosciuto e descrivere ciò che è stato a chi non ha potuto incontrarlo.
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Nacque a Cagliari nel 1924 da Gaetano Mantega e Vittoria Egregio che compaiono in queste foto.


Ultimo di dieci figli che vediamo nella foto seguente:

Si laureò in Ingegneria mineraria con il massimo dei voti.
Lavorò come direttore nelle miniere dell'A.M.M.I. ad Iglesias e Gorno (Bergamo), nonchè dal 1965 al 1967 nella miniera di Fragnè-Chialamberto Spa con sede a Milano.
Dal 1969 al 1989 fu alle dipendenze dell'ENTE MINERARIO SARDO ricoprendo incarichi prestigiosi (Presidente della SOGERSA SPA, CARBOSULCIS SPA, PIOMBO ZINCIFERA SARDA SPA, BARIOSARDA SPA, RIMISA SPA, amministratore delegato della PIOMBO ZINCIFERA SARDA SPA, BARIOSARDA SPA, RIMISA SPA, SALSARDA SPA).
Nel 1986 ricevette la Gran Croce al Merito per l'Ingegneria conferita ad honorem ad iniziativa dell'Accademia Internazionale per le Scienze Economiche e Sociali con la seguente motivazione:
"Quale espressione di riconoscimento di merito, riservato esclusivamente ai laureati in ingegneria che nell'ambito della propria specifica professione,sono riusciti nel pieno rispetto dei più alti valori etico-morali e grazie alla loro indubbia preparazione professionale a raggiungere una posizione di assoluta preminenza."
Infine nel 2001 è stato iscritto all'Albo d'oro dell'Ordine degli Ingegneri di Cagliari.
http://www.ingegneri-ca.net/informazione/93/info93-e.html )

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Dopo questo breve ritratto prego chi leggerà di scusare il mio desiderio di evidenziare le qualità di un padre che ho ammirato per l'onestà, l'impegno, la dedizione al lavoro e l'amore verso la famiglia e i parenti tutti.
Mi farebbe immenso piacere che chi lo desidera potesse scrivere in questo diario aneddoti o solo pensieri su mio padre.
Grazie